L'Aula del Senato approva in via definitiva il decreto Bollette
L'Aula del Senato ha approvato in via definitiva il decreto Bollette che contiene misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.
Iter autorizzativi semplificati, e la Linea diretta, che semplifica l’autoconsumo.
Nel primo caso, sono dichiarate idonee all’installazione di impianti fotovoltaici, purché senza vincoli culturali, le aree, anche agricole, adiacenti ai centri di consumo di energia per uso produttivo, quali gli impianti industriali e le zone a destinazione industriale, artigianale e commerciale. Su queste aree sarà sufficiente depositare al Comune una semplice dichiarazione asseverata di inizio lavori (Dila) per installare impianti fino a 1 MWp. Rimanendo nel nel limite di 3 km dalle aree produttive, la potenza installabile con PAS ed esenzione da screening in assenza di vincoli sale a 20 MWp, purché l’installazione sia in modalità agrivoltaica.
Per gli impianti di taglia superiore sarà necessaria l’Autorizzazione Unica. Sono inoltre dichiarate subito idonee le aree adiacenti alla rete autostradale e ai siti nella disponibilità dei gestori di infrastrutture ferroviarie e delle società concessionarie delle autostrade. È inoltre allargato l’uso della PAS per autorizzare gli impianti fotovoltaici fino a 20 MWp su terreni industriali, cave e discariche recuperate che si colleghino alla rete anche in alta tensione. È inoltre introdotta l’esenzione dalla verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale per gli impianti fino a 20 MWp. Questi, tuttavia, non devono ricadere in aree ambientalmente sensibili.
Autoconsumo diretto
Altra novità riguarda la norma che permette l’autoconsumo con collegamento tramite linea elettrica privata lunga fino a 10 km (“Linea diretta”). Purché avvenga su aree nella disponibilità delle stesse imprese. La realizzazione di impianti in autoconsumo tramite linea elettrica privata appare particolarmente interessante per le imprese energivore.
Credito d’imposta per le imprese
In particolare, alle imprese che effettuano investimenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia volti ad ottenere una migliore efficienza energetica ed a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili, anche tramite la realizzazione di sistemi di accumulo abbinati agli impianti fotovoltaici, fino al 30 novembre 2023 è attribuito un contributo sotto forma di credito d’imposta, nel limite di 145 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023.